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Il Salina IGT Bianco Passito “Capofaro” di Tasca d’Almerita è un autentico tesoro delle Eolie, un vino che racchiude l’essenza della natura rigogliosa e del clima mite di Salina. Prodotto con passione e dedizione, “Capofaro” è un omaggio alla tradizione vinicola siciliana e alla bellezza incontaminata dell’isola.
Specifiche
Il Salina IGT Bianco Passito “Capofaro” di Tasca d’Almerita è il risultato di una tradizione vitivinicola secolare e dell’innovazione che caratterizza una delle cantine più rinomate della Sicilia. La famiglia Tasca, con oltre duecento anni di esperienza, ha espanso la propria influenza e qualità vinicola attraverso varie tenute, tra cui quella di Capofaro a Salina, parte dell’arcipelago delle Eolie.
Le vigne della tenuta Capofaro si trovano sull’estrema punta nord-orientale dell’isola di Salina, una posizione privilegiata grazie alla sua esposizione ai venti di tramontana e maestrale. Questi venti freschi, uniti al suolo vulcanico dell’isola, creano un microclima ideale per la coltivazione della Malvasia, il vitigno utilizzato per produrre il “Capofaro”. Le uve qui crescono in condizioni ottimali, beneficiando della combinazione di sole abbondante e ventilazione costante che favoriscono una maturazione lenta e completa.
La produzione di “Capofaro” inizia con una vendemmia accurata, dove le uve vengono raccolte a mano al giusto grado di maturazione. Dopo la raccolta, le uve sono poste su graticci per l’appassimento, una tecnica tradizionale che permette agli acini di disidratarsi lentamente. Questo processo concentra gli zuccheri e gli aromi delle uve, essenziale per ottenere la dolcezza e la complessità caratteristiche del passito.
Una volta completato l’appassimento, le uve vengono pressate delicatamente per estrarre un mosto denso e ricco. La fermentazione avviene in serbatoi d’acciaio a bassa temperatura per quasi un mese. Questo lungo processo fermentativo a temperatura controllata permette di preservare gli aromi delicati e freschi delle uve, evitando la perdita di componenti aromatiche volatili. La scelta dell’acciaio inox come materiale per i serbatoi di fermentazione garantisce che non vi siano influenze esterne sui sapori, mantenendo intatta la purezza del frutto.
Dopo la fermentazione, il vino viene lasciato affinare per sei mesi in vasche d’acciaio. Questo periodo di riposo permette al vino di stabilizzarsi e sviluppare ulteriormente i suoi aromi e sapori, integrando e armonizzando le diverse componenti. L’uso delle vasche d’acciaio per l’affinamento, piuttosto che delle botti di legno, è una scelta volta a mantenere la freschezza e la vivacità del vino, esaltando le sue caratteristiche fruttate e floreali.
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