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Il Brunello di Montalcino DOCG di Paradiso di Manfredi è un’autentica espressione di eleganza, passione e tradizione toscana. Questo vino è come un viaggio sensoriale attraverso le colline pittoresche di Montalcino, una delle regioni vinicole più celebrate d’Italia.
Riconoscimenti, premi e punteggi
[premiepunteggi]
note di degustazione
Aspetto: Alla vista si presenta di colore rosso rubino profondo, che vira verso il granato col passare degli anni.
Olfatto: Al naso è un commovente ritratto di Montalcino in autunno, capace di congiungere sensazioni viscerali di terra, foglie secche e sottobosco ad altre più nitide di ciliegia matura, rosa canina e arancia rossa.
Gusto: In bocca è un’armonia di sapori che danzano delicatamente sulla lingua. La frutta rossa matura si fonde con sentori di cuoio, vaniglia e legno, creando un profilo gustativo ricco e avvolgente. I tannini sono setosi e la struttura è imponente, con una persistenza che ti lascia un ricordo indelebile.
abbinamenti gastronomici
Questo vino è il compagno perfetto per piatti ricchi e succulenti come la bistecca fiorentina, l’agnello alla brace o i formaggi stagionati. Ma può essere gustato con soddisfazione anche da solo, in un momento di contemplazione e meditazione.
Specifiche
A dispetto della fama acquisita, quella del Paradiso resta a tutti gli effetti una microproduzione artigianale da appena 2,4 ettari di vigna e circa 10000 esemplari prodotti, divisi tra le varie tipologie, ma che condividono il vitigno d’origine, ovvero il Sangiovese, indiscusso principe locale. Gesti lenti e attenti, volti ad assecondare i ritmi della natura, con il solo scopo di accompagnarla senza prevaricazioni, gli stessi che accompagnano ogni passaggio in cantina. Difficile descrivere in modo razionale quelli che sono veri e propri vini del cuore, segnanti per chi vi si avvicini per la prima volta. Il vino Brunello di Montalcino è ottenuto come da disciplinare da Sangiovese Grosso in purezza, proveniente da viti di 30 anni allevate a doppio cordone speronato. In vigna si seguono i dettami della biodinamica steineriana, avvalendosi dell’utilizzo di rame, zolfo e preparati naturali, ed escludendo l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica o di sintesi. In cantina si procede con una lenta fermentazione spontanea in piccoli contenitori di cemento, senza che il liquido subisca chiarifiche o filtrazioni. Affinamento di 36 mesi sulle fecce fini in botti grandi di rovere di Slavonia.
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