Il Gin realizzato dai monaci benedettini all’interno dell’Abbazia di Vallombrosa è una vera e propria rarità, prodotta dai monaci in quantità molto limitate. Nell’universo dei Gin italiani, favoriti dall’onda della riscoperta internazionale di questo distillato, è difficile imbattersi in realtà ancora altamente artigianali, site al di fuori di logiche commerciali e di comunicazione moderne. In più, se a ciò si aggiunge anche il fatto che pochissime sono le bottiglie reperibili sul mercato, allora si capisce come ci si trovi di fronte a un’etichetta a dir poco unica. Una bottiglia di Gin dove il ginepro gioca un ruolo fondamentale sia al naso che al palato, dando vita a un profilo aromatico e balsamico.
Specifiche
Questo Gin viene realizzato all’interno delle mura dell’Abbazia di Vallombrosa, in Toscana, dove risiedono stabilmente alcuni monaci benedettini, dediti, fra le altre cose, anche alla produzione di liquori e distillati. Tra questi spicca il Dry Gin, realizzato partendo da una selezione di ginepro monovarietale, che cresce solo tra le zone di Sansepolcro e Pieve Santo Stefano. A questo ingrediente si aggiungono poi altri elementi botanici, seguendo fedelmente una ricetta tramandata nei secoli dai monaci, che seguono ogni fase del processo di distillazione.
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