Piemonte DOC Pinot Nero "Bricco del Falco" - Isolabella
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Piemonte DOC Pinot Nero "Bricco del Falco" - Isolabella

ISOLABELLA BRICCO DEL FALCO PINOT N.DOC 2019 CL.75

Codice Articolo: 4593

4 disponibili

Il Piemonte DOC Pinot Nero “Bricco del Falco” di Isolabella della Croce è un vino che incarna l’eleganza e la raffinatezza del territorio piemontese. Ogni sorso è un viaggio sensoriale attraverso i paesaggi collinari del Piemonte, con i suoi vigneti baciati dal sole e carezzati dalla brezza.

Riconoscimenti, premi e punteggi

  • Gambero Rosso3 Bicchieri

note di degustazione

Aspetto: Alla vista si presenta di colore rosso rubino con evidenti riflessi granati.

Olfatto: Al naso troviamo note fruttate di ciliegia, mora, fragola, accompagnate da note floreali di rosa e viola e da quelle speziate di pepe bianco, chiodi di garofano e cannella.

Gusto: In bocca si apre la sua delicatezza ed eleganza gustativa fatta di un perfetto bilanciamento tra la vivacità del tannino e dall’acidità compensata dalla nota calda dell’alcool e dal finale amandorlato.

abbinamenti gastronomici

Una delle gioie del Pinot nero è la sua versatilità ad abbinarsi ad una vasta gamma di piatti, dagli antipasti semplici alle insalate ricche, ai piatti di pasta, al pesce come il salmone affumicato; adatto anche ai piatti più complessi e strutturati di carni bianche, come ad esempio lombata di maiale o pollo alla cacciatora con verdure arrosto, o con carni rosse, come le bistecche di vitello o il capriolo.

Isolabella della Croce

Specifiche

L’altitudine, l’esposizione, l’escursione termica, i terreni magri e calcarei e le condizioni climatiche fanno si che si possano esaltare appieno le caratteristiche del Pinot Nero. L’uva viene raccolta a mano a completa maturazione, diraspata e pigiata delicatamente. La prima parte della fermentazione avviene in vinificatori orizzontali, ad una temperatura controllata di 24° – 26° C con delicate e lente follature. Giunti ad una gradazione di 7-8 gradi alcolici svolti, il mosto viene svinato ed in parte trasferito nel tino Vinooxygen dove termina la fermentazione alcolica, la fermentazione malolattica e inizia la lenta fase dell’affinamento mentre l’altra parte viene svinata in acciaio ove termina la fermentazione alcolica e malolattica prima di essere trasferito in barriques e tonneaux.

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